Dexfenfluramine, commercializzato come dexfenfluramine cloridrato con il nome di Redux, è un farmaco anoressizzante serotoninergico: riduce l’appetito aumentando la quantità di serotonina extracellulare nel cervello. È l’enantiomero d della fenfluramina ed è strutturalmente simile all’anfetamina, ma non ha effetti psicologicamente stimolanti.
a682088
- A08AA04 (WHO)
- US: Schedule IV
- Ritiro dal mercato
36%
17-20 ore
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(S)-N-Etil-1–propan-2-amina
- 3239-44-9
- DB01191
- 59646
- D07805
- CHEBI:439329
- ChEMBL248702
C12H16F3N
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Key:DBGIVFWFUFKIQN-VIFPVBQESA-N
(verificare)
Dexfenfluramine è stato, per alcuni anni a metà degli anni ’90, approvato dalla United States Food and Drug Administration per la perdita di peso. Tuttavia, a seguito di molteplici preoccupazioni sugli effetti collaterali cardiovascolari del farmaco, la FDA ha ritirato l’approvazione nel 1997. Dopo essere stata rimossa negli Stati Uniti, la dexfenfluramina è stata ritirata anche in altri mercati globali. Fu poi sostituita dalla sibutramina, che, sebbene inizialmente considerata un’alternativa più sicura sia alla dexfenfluramina che alla fenfluramina, fu ugualmente rimossa dal mercato statunitense nel 2010.
Il farmaco fu sviluppato dalla Interneuron Pharmaceuticals, una società co-fondata da Richard Wurtman, finalizzata alla commercializzazione delle scoperte degli scienziati del Massachusetts Institute of Technology. Interneuron ha dato in licenza il brevetto a Wyeth-Ayerst Laboratories. Anche se al momento del suo rilascio, prevaleva un certo ottimismo sul fatto che potesse annunciare un nuovo approccio, rimanevano alcune riserve tra i neurologi, ventidue dei quali hanno presentato una petizione alla FDA per ritardare l’approvazione. La loro preoccupazione si basava sul lavoro di George A. Ricaurte, le cui tecniche e conclusioni furono successivamente messe in discussione.