Obiettivi: Lo scopo era di presentare le complicazioni della gravidanza e l’esito nel gruppo di donne con ematoma subcorionico (SCH) diagnosticato nel primo o secondo trimestre di gravidanza

Metodi: Uno studio retrospettivo è stato eseguito per confrontare l’esito perinatale di 41 pazienti con SCH (gruppo di studio) con 59 donne trattate con minaccia di aborto (gruppo di controllo). Sono stati analizzati l’età, la storia ostetrica, il corso della gravidanza e gli esiti ostetrici.

Risultati: Più pazienti SCH hanno perso la gravidanza prima delle 22 settimane di gestazione rispetto al gruppo di controllo (39,02% contro 15,3%). L’età media delle donne in entrambi i gruppi era simile, ma una precedente perdita di gravidanza è stata osservata più spesso nel gruppo SCH (24,4% vs. 9,4%). La maggior parte delle donne SCH erano pluripare (63,25% vs. 43,75%). La frequenza delle complicazioni perinatali come il parto prematuro, il ritardo di crescita intrauterino (IUGR) o la rottura prematura delle membrane (PROM), era simile in entrambi i gruppi, ma l’ipertensione indotta dalla gravidanza (PIH) è stata osservata più spesso nel gruppo SCH (p = 0,008). La percentuale di parti cesarei, la condizione media dei neonati in termini di punteggio Apgar e peso erano simili in entrambi i gruppi. Non c’erano differenze né nella frequenza del liquido macchiato di meconio né nella presenza di decelerazioni tardive nel modello CTG del parto. I pazienti con SCH hanno partorito più frequentemente feti di sesso femminile; l’81,25% di quelli che hanno partorito per via vaginale avevano la placenta incompleta.

Conclusioni: 1. La SCH è più frequente nelle pluripare, soprattutto se è stata riportata una precedente perdita di gravidanza. 2. Circa il 40% delle gravidanze con SCH sono perse prima delle 22 settimane di gestazione; il sanguinamento è un fattore prognostico negativo 3. La SCH diagnosticata all’inizio della gravidanza è un fattore di rischio di PIH nel terzo trimestre. 4. La SCH diagnosticata all’inizio della gravidanza non influenza il metodo di parto e non aumenta il rischio di esito negativo della gravidanza.

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