Okay quando ero piccola, intorno ai tre anni, i miei genitori erano separati e mia madre viveva con un ragazzo all’epoca e una notte mi sono alzata per andare in bagno e quando sono uscita mia madre e il ragazzo erano in salotto..bevendo credo…e io rimasi nel corridoio a dire che mi faceva male laggiù perché pensavo che forse mi avrebbero dato qualche tipo di pillola o qualcosa per farmi sentire meglio. Ma mia madre mi ha detto di venire qui e mi ha steso per terra e mi ha tolto i pantaloni, il tipo era sul divano e mi stava addosso e io l’ho supplicato dicendogli di non guardare, ma lui ha guardato lo stesso. Mia madre allora mi ha aperto là sotto e mi ha infilato un dito dentro, toccandomi dentro e muovendolo, non è stata una cosa breve, sono stati minuti di questo, e io avevo paura di dire qualcosa. E il tipo mi fissava e non ricordo molto altro dopo questo. L’ultima cosa che ricordo di quella notte è che mi sono infilata nel letto con mio fratello che stava dormendo e io ero spaventata e stavo ancora male. Non sono sicuro però che ci siano dei ricordi repressi o altro, perché ho vissuto lì, e sento che c’è qualcosa nella vasca da bagno che è sfocato nella mia mente. E tutto ciò che ricordo del bagno è che stavo fuori dalla porta del bagno e vedevo il ragazzo di mia madre con cui era nuda. Mi ricordo un sacco di cose di quella casa, perché è dove ho passato molto tempo per due anni, tranne quando stavo con mio padre per il fine settimana o altro. Mia madre è una persona simpatica e non malata di mente, non ha mai avuto una storia di malattia, è religiosa ed è una brava persona. Ma potrebbe essere stata ubriaca quella notte e aver pensato che farlo fosse divertente? E l’uomo che era con lei potrebbe avere qualcosa a che fare con questo? Ricordo solo che ha alzato gli occhi quando gli ho detto di non guardare la seconda volta, e ha continuato a fissare. Sono davvero segnata da questo e non so cosa farne. Questo porta a quando avevo circa 5 anni e sono tornata a vivere con mio padre quando i miei genitori sono tornati insieme. Mio zio, che soffre di PTSD dalla guerra, viveva nel nostro seminterrato in quel periodo e spesso mi faceva da babysitter. Sento che ci sono molti ricordi che non mi arrivano da lui, perché i ricordi che ho sono come tagliati fuori. C’era un ricordo in cui mi ha steso per terra dicendo che dovevo essere cambiato, ma ricordo che non dovevo esserlo ed ero troppo grande per quello, e mi ha tolto i pantaloni e credo che anche la mia maglietta fosse sollevata, c’è voluto molto tempo prima che mi cambiasse e ricordo solo che stava in bilico su di me. Poi c’è stata un’altra volta che ricordo vagamente quando eravamo nella mia stanza con la porta chiusa e lui era seduto per terra e io ero in piedi su una sedia corta che mi spogliava per lui e ricordo che mi disse di non dirlo a nessuno. Ci sono molti ricordi vaghi che ho con lui. Ricordo di avergli detto che a volte mi faceva male là sotto e lui mi disse di metterci della crema. Non credo che lui fosse lì quando ho provato a farlo, ma ricordo di avergli detto quanto facesse male farlo e che non l’avrei più fatto. Ricordo anche di averlo chiuso di sotto per qualche motivo perché mi sentivo a disagio, ma poi l’ho fatto risalire. Quando sono cresciuta ricordo che mi sussurrava nelle orecchie che ero bellissima e mi abbracciava sempre forte e a lungo. I ricordi sono davvero confusi con lui però. Poi, quando avevo 13-14 anni, c’era un ragazzo che era molto più grande di me e aveva 15-16 anni ma ne dimostrava 18 e mi ha chiesto di andare in bagno con lui e dietro i cassonetti così poteva farmi un ditalino e cose del genere. Avevo paura di dire di no e sentivo di dovergli obbedire. Ricordo che una volta mi portò nel bagno dei ragazzi invece di quello delle ragazze e pensai che fosse strano, perché noi andavamo sempre nel bagno delle ragazze. Così mi ha portato lì dentro e mi stava sditalinando, e poi si è fermato, ha guardato il suo dito tenendolo in alto, e ha detto “posso leccarlo?” la mia risposta è stata sì (pensando che dentro facesse schifo) perché pensavo stesse parlando di leccare il suo dito, cosa che ora credo fosse un inganno, perché poi mi ha tirato giù i pantaloni e mi ha mangiato. Ero così preso alla sprovvista e sotto shock e non sapevo cosa fare perché c’era un ragazzo in bagno in quel momento e non potevo dire nulla. Quando ha finito, mi ha fatto un altro ditalino e ha finito con me. Ci sono un sacco di ricordi di lui e ricordo solo che ero spaventata e sentivo che dovevo obbedirgli, mi faceva molto male quando mi faceva un ditalino e una volta ho anche sanguinato un po’. Ma immagino che sia colpa mia per essere andata con lui in primo luogo, ma ero solo preoccupata di come sarebbero state le cose se non l’avessi fatto. Non so cosa fare di tutto questo e sento che quella che mi disturba di più è mia madre. Se la incontrassi penseresti che è così gentile e tutto il resto, e lo è. Ma quell’incidente mi ha torturato, e non so se è successo altro da quel ragazzo perché i ricordi sono così sfocati. Non so proprio se sono stata abusata, è solo una cosa spaventosa da pensare. Non so nemmeno se ho dei ricordi repressi. Il mio amico mi dice che ho una memoria terribile, ed è vero. Ma tutto questo è così confuso. Mi dispiace che questo sia così lungo, ma ho cercato di cogliere almeno i dettagli principali. Non so proprio cosa fare, e questi incidenti mi hanno segnato.

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