Backgrounds of English Literature, 1700-1760 è stato pubblicato nel 1953. Le Minnesota Archive Editions utilizzano la tecnologia digitale per rendere nuovamente accessibili i libri da tempo introvabili, e sono pubblicati inalterati dalle edizioni originali della University of Minnesota Press.
I cinque studi raccolti in questo volume hanno lo scopo comune di stabilire un background per la comprensione della letteratura inglese del XVIII secolo. Alcune delle idee e degli ideali più popolari del periodo sono ricondotti alle loro fonti nella filosofia, nella scienza, nella politica e nella religione contemporanee.
Tutti gli studi si riferiscono in qualche modo a quello che il XVII secolo chiamava il clima di opinione. Confermano l’osservazione di Shelley che tutti gli scrittori sono soggetti a “un’influenza comune che nasce da una combinazione infinita di circostanze appartenenti al tempo in cui vivono”. Tutti gli studi appartengono a quello stile più antico di indagine letteraria a cui l’erudizione deve il suo nome e a cui ogni studente interessato alle idee fondamentali e alle origini dei concetti prima o poi vorrà rivolgersi.
I primi due studi, “Shaftesbury e i poeti etici” e “Il ritorno alla natura nella poesia inglese del XVIII secolo”, gettano tanta luce sulla poesia romantica del XIX secolo quanto sulla poesia del XVIII. Il culto della natura che si pensa come peculiarmente wordsworthiano è dimostrato essere al centro del deismo, la filosofia razionalistica di un secolo prima.
In “Whig Panegyric Verse”, gli ideali del partito Whig, come espressi dai poeti del tempo, sono esaminati in relazione alla filosofia morale di Shaftesbury. In “John Dunton: Pietist and Impostor,” la cupezza morbosa familiare nei “graveyard poets” è vista come riflesso di un diffuso gusto popolare. Che la malinconia del periodo fosse così comune da essere considerata una caratteristica nazionale appare da “The English Malady”, che si occupa ampiamente della letteratura medica del tempo.