Il marxismo è un’ideologia economica e politica basata sulle idee del filosofo tedesco del XIX secolo Karl Marx. I marxisti non seguono solo gli insegnamenti di Marx sull’economia, ma anche una varietà di altre credenze sulla moralità e la storia. Marx era un determinista storico che credeva che il mondo si sarebbe inevitabilmente mosso verso un sistema politico ed economico comunista attraverso una serie di rivoluzioni sociali.

Lavoro alienato

La critica morale di Marx al capitalismo è iniziata con la sua teoria dell’alienazione. Il sistema del capitalismo fa sì che il lavoro diventi sempre più disumanizzante o “alienante”, secondo Marx, perché la divisione capitalistica del lavoro porta alla specializzazione dei lavoratori. Tale specializzazione, sosteneva, rimuove i lavoratori dal prodotto finale che viene creato e restringe la portata del loro lavoro ad un piccolo, apparentemente insignificante aspetto della produzione. A sua volta, i lavoratori, nella visione del mondo marxista, diventano più alienati in quanto il loro lavoro diventa meno significativo.

Determinismo materialista

Marx sosteneva che le ideologie sono semplicemente il risultato di realtà sociali ed economiche. Le sue convinzioni erano basate sul materialismo dialettico, una teoria che spiega la storia come il risultato di forze materiali in conflitto e contraddizione. Marx credeva che ci fosse una naturale progressione politica dal feudalesimo al capitalismo al comunismo.

Secondo il saggio di Erich Fromm “Il concetto di uomo di Marx”, Karl Marx indicava che le persone sono esseri sociali piuttosto che individui isolati. L’implicazione è che tutte le attività umane devono riflettere la società in cui vivono. Il materialismo di Marx affermava che la vita economica e sociale dell’uomo influenzava “il pensiero e il sentimento”, secondo l’analisi di Fromm. Le convinzioni di Marx sull’influenza che le realtà materiali hanno sul comportamento umano hanno portato alla sua teoria che i lavoratori alla fine si ribelleranno al capitalismo.

Comunismo

I marxisti credono che lo stadio finale dello sviluppo politico storico sia il comunismo. Alcuni marxisti insistono sul fatto che il “vero” comunismo non è mai stato provato, nonostante il fatto che molti governi hanno affermato di aver seguito le idee di Marx. Secondo Michael Delahoyde, professore alla Washington State University, perché un sistema politico sia considerato veramente “comunista”, il sottoproletariato – piuttosto che il governo o i militari – deve possedere collettivamente i mezzi di produzione.

Lotta di classe

Marx identificò la lotta di classe come il fattore sociale centrale nella storia umana. Credeva che il capitalismo avrebbe creato una grande disuguaglianza concentrando la ricchezza nelle mani di pochi e rendendo il resto del popolo debole e dipendente. Prevedeva l’eventuale rovesciamento della classe capitalista da parte della classe operaia.

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