Obiettivi: La nebulizzazione continua di albuterolo è generalmente somministrata a 2,5-20 mg/ora nella maggior parte dei centri. Abbiamo esaminato l’effetto dell’albuterolo ad alta dose (75 o 150 mg/hr) sulle variabili cliniche nei bambini con status asthmaticus.
Disegno: Analisi retrospettiva delle cartelle cliniche dei pazienti ricoverati e del database computerizzato di terapia respiratoria PICU raccolto in modo prospettico.
Impostazione: PICU multidisciplinare a 25 letti in un ospedale pediatrico di cura terziaria.
Pazienti: Bambini ammessi alla PICU tra gennaio 2006 e dicembre 2007 con stato asmatico che ricevevano nebulizzazione continua di albuterolo ad alte dosi. (Quelli con paralisi cerebrale, patologia cardiaca e dipendenza da ventilatore sono stati esclusi).
Interventi: : Revisione della cartella per la durata della permanenza in PICU, la dose di albuterolo, la durata della nebulizzazione, la comparsa di dolore al petto, vomito, tremori, ipokaliemia (potassio sierico < 3.0 mEq/L), e aritmia cardiaca. La frequenza cardiaca massima, la pressione sanguigna diastolica più bassa e la pressione arteriosa media sono state confrontate con le variabili all’inizio della terapia e alla dimissione dall’ospedale.
Misure e risultati principali: Quarantadue pazienti (22 ragazzi e 20 ragazze) hanno ricevuto la nebulizzazione continua di albuterolo ad alte dosi. Ventitré hanno ricevuto 75 mg/ora e 19 hanno ricevuto 150 mg/ora (3,7 mg/kg/ora) per una durata di 22,3 ore (intervallo interquartile, 6,6-31,7 ore). La frequenza cardiaca è aumentata e la pressione sanguigna diastolica e la pressione arteriosa media erano significativamente più basse durante la nebulizzazione rispetto all’inizio della terapia o alla dimissione dall’ospedale (p < 0,05). Nessun paziente ha richiesto rianimazione con fluidi o supporto inotropo, e uno ha avuto contrazioni ventricolari premature auto-limitate. L’ipokaliemia si è verificata in cinque dei 33 pazienti che hanno avuto elettroliti sierici misurati, ma non ha richiesto l’integrazione. Un paziente ha richiesto l’intubazione endotracheale dopo l’inizio della nebulizzazione, e sette pazienti (16,7%) hanno ricevuto una ventilazione non invasiva. La durata della permanenza in PICU è stata di 2,3 ± 1,7 giorni; non ci sono stati decessi.
Conclusioni: La nebulizzazione continua di albuterolo ad alte dosi è associata a un basso tasso di successiva ventilazione meccanica e a una durata di permanenza in PICU abbastanza breve senza tossicità significativa. Studi prospettici che confrontano la nebulizzazione di albuterolo convenzionale e ad alte dosi sono necessari per determinare la dose ottimale che fornisce la massima efficacia con i minori effetti avversi.